“Dritto Dentro” – Il ritorno di Amos & The Ruers
Da qualche anno, con una strumentazione e ed una formazione ridotta all’osso, Amos e the ruers li trovate sempre pronti a scorrazzare attraverso la Brianza (ma non solo) per diffondere una potente scarica di adrenalina sotto forma di punk-rock. Poco prima del lockdown primaverile erano quasi pronti per la pubblicazione del loro secondo Ep che finalmente il 27 novembre è uscito sulle principali piattaforme digitali. Ed è sempre un piacere ascoltare le loro produzioni. Una manciata di brani, per l’esattezza sei, registrati in presa diretta a circa due anni di distanza dal loro disco d’esordio. I suoni sono accattivanti ed energici quanto basta per farvi sobbalzare sulla sedia ed i testi, in molte occasioni, densi di ironia. Saranno sufficienti le prime note di “Sacrilegio” a farvi capire, se vi piace il genere, che ascolterete ripetutamente questo ep. Nei giorni scorsi abbiamo contattato Amos Vee per farci raccontare la storia del gruppo e di questo Ep. Ecco qui di seguito l’intervista che ne abbiamo tratto.
1) Come e quando nascono Amos e The ruers ?
Nell’estate del 2017, Ga (Gabriele Squillace, batteria) era stato da poco ad un mio concerto one man band e in seguito mi scrisse proponendomi di ampliare la formazione perché gli piacevano i pezzi e gli sembravano sprecati suonati solo con chitarra e grancassa, io gli risposi che avevo altre canzoni da parte e avremmo potuto fare di più, ad esempio una banda di rock and roll italiano, di quello che ci piacerebbe sentire in giro. Abbiamo cosi formato un duo e fatto un Ep con la partecipazione di altri musicisti, poi nel 2018 si è unito Enzo Lana al basso consolidando la formazione a 3, gli Amos & the Ruers appunto.
2) Sin dagli inizi la vostra musica è stata orientata verso il genere punk rock con testi spesso in italiano. Avete qualche artista che vi ha ispirato nella scelta del genere ? E come avviene la scelta della lingua da usare nei brani ?
Dipende tutto dal primo verso, a volte le canzoni nascono da una frase che suona bene in italiano, altre volte succede con l’inglese (che pronuncio volutamente da italiano). Ga e Enzo mi incoraggiano a scrivere in italiano e anch’io lo preferisco, in Italia è un valore aggiunto alla musica perché le persone capisco immediatamente cosa stai dicendo, mentre all’estero potrebbe piacere perché suona esotico. Il rock and roll, a differenza del punk, del reggae o dell’ indie rock, è sempre stato considerato un genere esclusivamente anglofono, ma in realtà fin dagli anni 50-60 è stato adattato in lingua italiana e spagnola per il mercato europeo e sudamericano e ci piace continuare questa tendenza, e poi cosi non abbiamo bisogno di trucco per sembrare 3 italiani dei bassifondi, lo siamo (risata). Quello che suoniamo lo consideriamo più rock and roll, anche se il punk rock resta sempre la musica con cui ci siamo formati.
3) Leggendo i credits si nota che il disco è stato inciso il 27 febbraio 2020, in pratica pochi giorni prima che uscissero tutti i problemi legati al Covid. Perché avete deciso di posticipare ai giorni scorsi la pubblicazione dell’Ep ?
Il 27 febbraio abbiamo registrato tutti i brani ed eravamo belli carichi! Avremmo poi dovuto mixarlo e pubblicarlo il 27 Marzo ma l’arrivo del lockdown ci ha costretti a rinviare in estate il mixaggio e tutto il resto. È strano averci messo 7 mesi a terminarlo ed essere stati in studio 3 giorni in tutto!
4) Il disco è stato realizzato con la partecipazione di un paio di ospiti d’onore e cioè Irene Viboras in “Fakes stay away” e Ivan Rigamonti in “Sortilegio”. Si è trattato di un semplice supporto tecnico o di una partecipazione creativa anche al brano in cui hanno suonato ?
Per “Sortilegio” volevo un richiamo al beat italiano dei ’60 e Ivan si è reso disponibile suonando un organo Farfisa, acido al punto giusto! “Fakes stay Away” invece è un pezzo che suonerebbe bene anche nel repertorio dei Viboras, cosi abbiamo invitato Irene a fare la sua parte. Con i Viboras condividiamo spesso idee e brindisi (oltre al batterista), durante il lockdown hanno prodotto un album dal titolo Viboras and Friends Rockers United a sostegno dell’emergenza sanitaria, coinvolgendo tantissime band da tutta italia, un iniziativa che ho apprezzato molto.
5) Ma qual è la reazione della Brianza di fronte all’energia che emerge dalle vostre canzoni ?
Bè..innanzitutto mi fa piacere che ti abbiano trasmesso energia, vuol dire che funzionano.
Non so…dipende dai luoghi, nei posti dove le persone vanno a sentire musica e divertirsi sembra funzionare alla grande, in altre situazioni resta difficile smuovere l’attenzione delle persone dal loro hamburger
6) In un periodo di notevoli difficoltà per il mondo della musica come pensate di promuovere il vostro nuovo Ep ?
Avevamo un piano con delle date già fissate, inutile dire che è saltato. Dubito che senza concerti possa formarsi un interesse intorno all’Ep, quindi per ora ci siamo limitati a pubblicarlo online, poi quando si potrà tornare a fare concerti stamperemo copie di entrambi gli EP, non penso sia il momento di fare piani, è più importante tenere acceso il fuoco. Comunque, anche se non abbiamo piani di marketing vincenti, abbiamo un singolo in fase di mixaggio in uno studio di Nashville, sarà una collaborazione con altri musicisti ma per ora non posso dire di più
7) Una domanda di rito : ci consigliate qualche disco che avete ascoltato durante il lockdown e che vi è piaciuto particolarmente ?
Personalmente durante il lockdown ho ascoltato molto il disco country “World without tears” di Lucinda Williams ma, a proposito di rock and roll italo-americano, ho ascoltato la raccolta definitiva degli Sha-na-na, Shangri Las altre band di doo wop
8) E alla fine una curiosità personale : ma Electric Ruer non sta producendo nulla ?
Electric Rùer esiste ancora! L’isolamento mi ha permesso di portare avanti anche il progetto one man band, ho realizzato un video D.I.Y. durante l’estate e sto ultimando il materiale per il 3° album che comprenderà come sempre 7 brani e un fumetto.
Per contattare ed ascoltare Amos & The Ruers :
Pagina Facebook : https://www.facebook.com/amosandtheruers
Sito web http://amosandtheruers.bandcamp.com/
Carlo Pulici